24 Aprile 2014

La mattina ci concediamo una gradevole passeggiata dall’albergo alle sponde della città sull’Hudson River attraverso il quartiere di Hell’s Kitchen. Quartiere che ha sempre goduto di pessima fama ma che in effetti non ci sembra poi così male. Forse perchè lo percorriamo solo lungo la W 45th Street senza addentrarci nelle sue strade.





Visitiamo l’Intrepid Sea-Air-Space Museum (link qui) che consiste fondamentalmente della portaerei USS Intrepid trasformata in un museo galleggiante. Prima di salire sulla nave però visitiamo il sottomarino USS Growler. Il battello fu uno dei primi tentativi della Marina degli Stati Uniti di schierare un sottomarino con deterrenza nucleare. Secondo dei due battelli della classe Grayback, era stato munito di una rampa onde lanciare missili da crociera Regulus. La Marina però virò velocemente i suoi piani puntando a battelli capaci di lanciare missili balistici di classe Polaris terminando così la produzione dei Grayback.





Dopo aver visitato il sottomarino saliamo sul ponte di lancio della portaerei USS Intrepid. Varata nel 1943, dopo aver combattuto nella II Guerra Mondiale e nella Guerra del Vietnam, è stata trasformata in un museo galleggiante nel 1982. Numerosi gli aerei da caccia presenti sul ponte, dal Lockheed A-12 (aereo supersonico da ricognizione precursore del famosissimo Blackbird) ad un F-14 Tomcat (quello di Top Gun), da IAI Kfir israeliano ad un Harrier (un aereo a decollo verticale) a vari elicotteri da guerra. Presente anche un Concorde di British Airways!





E poi c’è un padiglione dentro cui è conservato lo Space Shuttle Enterprise. Primo orbiter del sistema Space Shuttle fu varato nel 1976 ed utilizzato per i test di volo atmosferici grazie ad un Boeing 747 modificato. Fu per questo costruito senza motori e senza scudo termico ed i suoi voli servirono per produrre il modello definitivo Columbia. Detto ciò trovarsi davanti questa meraviglia è emozionantissimo.





Dopo pranzo andiamo a visitare il Mo.Ma. (link qui) dove passiamo davanti una marea di capolavori. Alcuni stranoti, altri solo noti ed alcuni meno noti ma comunque notevoli 😎




Nel tardo pomeriggio raggiungiamo Broadhurst Theatre (link qui) dove abbiamo acquistato i biglietti per lo spettacolo Mamma Mia! (link alla scheda dell’Internet Broadway Database qui). Lo spettacolo è coloratissimo, divertentissimo ed il cast non perde occasione di coinvolgere la platea.


All’uscita andiamo a cena al vicino Jekyll and Hyde Club (link qui) dove attori interpretano personaggi legati ai racconti horror dell’epoca vittoriana ed oltre. Le luci lampeggiano, alcune statue si muovono, l’arredamento comprende teschi e ragnatele.
25 Aprile 2014

Ultimo giorno pieno a New York, lo dedichiamo a due delle location più iconiche della città.





Saliamo sulla cima dell’Empire State Building (link qui) da cui si ammira la guglia del Chrysler Building, il Flatiron Building con la sua peculiare forma triangolare, tutta Downtown.





Dopo pranzo facciamo un salto a Brooklyn, uno dei vecchi quartieri italiani che gli immigrati che tornavano a trovare i parenti in Italia chiamavano brooklino. Percorriamo qualcuna delle sue strade, con i classici palazzi dalle entrate sopraelevate e poi saliamo sul Brooklyn Bridge.
26 Aprile 2014

Ultima mattina a New York, non ci allontaniamo troppo dall’albergo.





Assistiamo per caso ad una manifestazione Sikh che si svolge un paio di vie dietro l’albergo. La manifestazione è gremita di indiani di religione Sikh, facilmente riconoscibili dal classico turbante. Commemorano Jarnail Singh Bhindranwale, martire della causa dell’indipendentismo Sikh. Bhindranwale, importante leader spirituale, morì ad Amritsar nel massacro seguito all’assalto del Tempio d’Oro da parte delle truppe indiane ordinato da Indira Ghandi.
Puoi tornare alla tappe principali del viaggio grazie al menu qui sotto