27 e 28 Dicembre 2009
Voliamo con la Qatar Airways. È la prima volta che volo con una compagnia mussulmana. Sono curioso. Ci sarà qualcosa di diverso? Giusto due differenze di poco rilievo. Sui monitor è disponibile un’opzione per vedere in che direzione sia La Mecca e sul menù dei pasti in calce è appuntato come i cibi siano preparati in linea con i principi dell’Islam. Detto questo a richiesta vengono serviti anche gli alcolici come nelle compagnie occidentali. Effettuiamo uno scalo a Doha, capitale del Qatar. È un aeroporto piccolo e modesto, con un arredamento stile anni ’70 e grossi lavori di ristrutturazione in corso. Ci dicono che quando saranno finiti farà concorrenza ai migliori del mondo. Nel frattempo ci si arrangia 😅 Clientela internazionale frammista di quatarioti. Gli uomini indossano lunghe vesti bianche immacolate e complicati copricapi. Le donne sono coperte da burka neri che lasciano scoperta solo una feritoia per gli occhi.





Lo scalo è breve ed arriviamo finalmente a Malè. Quì l’aeroporto è veramente modesto e non c’è nessuna ristrutturazione in vista 😜 Quando ho prenotato mi ero documentato è questa è la stagione giusta per venire alle Maldive. Da dicembre a febbraio normalmente c’è bel tempo. Ma già prima di partire guardando i siti meteorologici avevo notato che c’era il sole ovunque nell’arcipelago mentre Malè aveva un microclima tutto suo. Spesso piove. Anche oggi 😬





Ci imbarchiamo sulla Princess Aifa (link qui). Siamo su un vascello di 24 metri in legno. Abbiamo stanze con due cuccette e bagno. Non c’è aria condizionata ma vediamo montare mentre ci imbarchiamo dei ventilatori sulle cuccette. Scopriremo durante il viaggio che sottocoperta farà molto caldo, nonostante i ventilatori. E che il motore ed il desalinizzatore resteranno accesi tutta la notte. Per fortuna che questo viaggio prevede anche tanti tempi morti durante la navigazione giornaliera, per cui recupereremo senza problemi eventuali carenze di sonno 😅 Mentre ci imbarchiamo smette anche di piovere 😅 La cambusa è compresa nel prezzo pattuito., le bevande alcoliche no. Le Maldive sono un paese mussulmano, quì ufficialmente non sono in vendita alcolici. Ma resort e barche sono zone franche. Al pagamento della barca ci hanno fornito la lista prezzi per gli extra. Abbiamo trovato un buon accordo: imbarchiamo 500 lattine di birra e 4 bottiglie di Moët et Chandon e al rientro pagheremo all’equipaggio solo quello che avremo consumato 😎 Sebbene la moneta locale sia la Rufiyaa, da noi turisti vengono accettati solo dollari americani o euro. Dall’Italia, nelle valigie, sono arrivati un po’ di vino ed un po’ di vodka. Una prece invece per il rum: era stato travasato in una scatola di latte ma la scatola ha ceduto. Perso per sempre 😕





Salpiamo e gettiamo l’ancora non lontano da Malè. Il cielo coperto, ma lo snorkeling è strepitoso. Una barriera spettacolare, al livello di quella delle Fiji. Avvisto anche una murena.
29 Dicembre 2009
La mattina inizia male. Abbiamo il motore in panne e siamo bloccati in attesa del pezzo di ricambio. Essendo vicino a Malè ci rassicurano che in giornata sarà tutto risolto ma siamo fermi in una zona di brutto tempo. In mattinata, sebbene il cielo sia plumbeo, non piove e col tender raggiungiamo un atollo, dove ci dedichiamo ad altro snorkeling e a un po’ di relax.




La pioggia ci circonda mentre bivacchiamo sull’atollo ma ci raggiunge solo mentre siamo di nuovo sul tender per tornare in barca. Il pomeriggio piove a dirotto e lo trascorriamo giocando a carte, riposando e chiacchierando tra noi.
In serata il motore è stato riparato e l’equipaggio ci rassicura che da domani ci sposteremo in una zona di bel tempo. Noi siamo fiduciosi e facciamo festa…
30 Dicembre 2009
Ci svegliamo che siamo già in navigazione verso sud. Soleeee!!!! 🌞 Allora è vero: siamo alle Maldive 😃





Con le difficoltà del primo giorno definitivamente alle spalle raggiungiamo l’atollo di Fulidhoo. Ci ubriachiamo di sole sui lettini della barca durante la navigazione. Poi una volta gettata l’ancora è tempo di uno snorkeling con tutti i colori della barriera.





Nel pomeriggio sbarchiamo per visitare un piccolo villaggio di pescatori. Consiste di uno sparuto gruppo di case. Una di quelle località dove si svolge una vita semplice e con nessuna distrazione. I negozietti di souvenir vengono aperti appositamente per noi e sono una buona occasione per acquistare qualche souvenir.
31 Dicembre 2009
E’ il gran giorno. E si vede dal mattino, come dice il proverbio: ormai un sole che spacca le pietre 🌞 Dobbiamo pensare alla festa per la sera. Abbiamo le birre e lo champagne. Ma per i cocktail? Dobbiamo comprare rum e vodka. Siamo all’ancora vicino un resort e allora inviamo via tender una piccola spedizione con cattive intenzioni. Come è stato commentato più tardi: le migliori facce da culo mai viste! Che hanno combinato?!? Sono in tre. Sbarcano dal tender e vanno direttamente al bar del resort per acquistare le bottiglie. La scenetta che ci raccontano è la seguente: – 180 dollari e le due bottiglie sono vostre – Paghiamo in contanti – Ma no! Lasciate il numero della stanza – Ah, grazie, siamo arrivati oggi… che numero era?!? Ah, si. 212 – Cognome? – Garlasco – A posto così. Le migliori facce da culo mai viste appunto 🤪





L’equipaggio ci propone di restare vicino il resort per la serata. Le Maldive sono un paese mussulmano dove il capodanno non viene festeggiato. I resort turistici invece organizzano la festa per i propri ospiti e sparano i fuochi d’artificio. Noi invece preferiremmo festeggiare in una zona totalmente disabitata ed il nostro equipaggio ci accontenta. Raggiungiamo la nostra meta, un’isoletta deserta da dove dopo il tramonto non si vedrà alcuna luce se non le stelle. Per l’occasione ceneremo a terra e l’equipaggio crea la sagoma di uno squalo balena che ci farà da tavolata! Passiamo la giornata tra lo snorkeling e la spiaggia. Faccio un bel bagno, esco dall’acqua e alle mie spalle passa un branco di delfini. Rosico!!!





La sera l’equipaggio ci organizza addirittura un falò a terra per il cenone. Attendiamo la mezzanotte e allo scoccare parte la doccia con lo champagne 🍾 e poi tutti in acqua per il bagno di mezzanotte 🎉 Il cielo è spettacolare: la costellazione di Orione troneggia sulle nostre teste e la Luna quasi piena illumina a giorno la scena. L’acqua è calda e trasparente. Poi risaliamo in barca. Ancora brindisi, disco music, gara di tuffi. Che serata…. 😉
1 Gennaio 2010
Dopo la nottata brava ci alziamo a mozzichi e bocconi. Un mucchio di zombi. Contenti però 😅





Cambiamo atollo e ci buttiamo in spiaggia per un po’. Brunch di capodanno a bordo e poi… il tempo cambia e arriva un po’ di pioggia. Pussa via 💨 La sera l’equipaggio ci fa pescare🐟
2 Gennaio 2010





E vai col bel tempo! La mattina snorkeling e poi scendiamo a Rakededoo, un altro villaggio di pescatori, dove le abitazioni sono costruite con l’unico materiale a disposizione: il corallo.




Il pomeriggio ci spostiamo sull’isola privata di Ambarà. Dalla barca sembra molto bella: l’acqua turchese, un bel pontile, le palme, il tetto di una villa che emerge dal verde. È un’isola privata e si paga per sbarcare. Tre dollari a testa a detta dell’equipaggio. Ce ne chiedono 5 una volta giù. Chiudiamo la trattativa a 4. La terraferma però è una delusione. Tutto è in malora, la villa è abbandonata e mal tenuta, ci sono dappertutto zanzare ed immondizia. La barriera in compenso è bella, ma avremmo potuto fare snorkeling direttamente dalla barca risparmiandoci la delusione.
3 Gennaio 2010



Colazione e snorkeling ancora ad Ambarà. Poi spostamento a Vasughiri, dove gettiamo l’ancora per la notte.
4 Gennaio 2010
Lasciamo l’atollo di Fulidhoo e raggiungiamo quello di Malè South. Snorkeling, poi scendiamo al villaggio di Guaridù. Molto commerciale, pieno di negozietti, dove tutti parlano italiano. Compriamo souvenir e cartoline.




Poi la sera diamo la festa di addio alle Maldive. Spostiamo lo stereo sul castello di poppa ed invitiamo il gruppo di AnM che ha ancorato affianco a noi nel pomeriggio. Disco music e tuffiiiii 💦
5 Gennaio 2010




Rotta per Malè. Sosta lungo la via per l’ultimo snorkeling e dopo pranzo sbarchiamo.





In attesa di andare all’aeroporto visitiamo Malè. Come tutte le capitali di questi paesi da cartolina è orribile. Un’unica colata di cemento zeppa di palazzoni, vie strette e sporche, nessun rispetto del codice della strada. Una sorpresa invece è il mercato del pesce dove sono esposti a terra decine di tonnetti appena pescati.
Li compri, poi li porti al bancone degli sfilettatori. E quì, con pochi, rapidi gesti ti rendono il pesce perfettamente pronto per essere cucinato! Spettacolare, no?!?
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