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2024

Butrinto ed Himarë

Nikon D5300, Nikkor 18-200, iPhone 12 Pro

17 luglio 2024

Lasciamo Argirocastro per andare verso sud. La nostra prima tappa lungo la strada è una meta naturalistica tra le più popolari del sud dell’Albania.

Parlo del Syri i Kaltër o Occhio Blu, una sorgente carsica situata sulle pendici occidentali del monte Mali i Gjerë. Raggiungibile a piedi o con un trenino turistico (col caldo estivo prendete il trenino, fidatevi, tanto non c’è assolutamente nulla da vedere lungo la strada) è possibile ammirare la sorgente da una piattaforma. Sarebbe vietato fare il bagno (tant’evvero che alla piattaforma è stato aggiunta da poco una barriera in vetro per evitare i tuffi) ma molti turisti approfittano della mancanza di sorveglianza per immergersi comunque nelle acque gelide della sorgente.

Proseguiamo il viaggio e raggiungiamo prima di pranzo il sito archeologico di Butrinto. La nostra guida è l’archeologa Eriona. Butrinto è un sito complesso da decifrare. Inizialmente la città era stata costruita sulla penisola e circondata da una cinta muraria. Nel tempo l’accumulo di sedimenti allargò il perimetro della penisola consentendo alla città di oltrepassare la cinta stessa. La fortuna di Butrinto crebbe finché nel III secolo un forte terremoto la danneggiò pesantemente, causando inoltre l’abbassamento del livello del suolo con conseguente allagamento del foro cittadino. Da allora in poi il declino fu inesorabile, tra invasioni barbariche e saccheggi. Dal VII secolo Butrinto si ridusse ad una piccola città fortificata per divenire dominio veneziano nel 1490. I veneziani costruirono una torre ed una piccola fortezza, ancora oggi visitabili.

Pranziamo al Ristorante Livia, letteralmente a pochi passi dall’ingresso del parco archeologico. Dopodiché iniziamo a risalire la costa verso nord. Effettuiamo una sosta per visitare il Castello di Porto Palermo (link qui), altresì conosciuto come il castello di Alì Pascià di Tepeleni. Costui era un visir albanese che fondò un regno quasi autonomo tra Albania e Grecia tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo. Il castello fu progettato da un ingegnere francese a forma triangolare, con pareti spesse un metro e mezzo e fu costruito da specialisti italiani e albanesi. Narra la leggenda che la fortezza fu costruita da Alì Pascià come regalo alla moglie Vasiliqi.

Lungo la strada Genti ci fa notare l’imbocco di un tunnel militare scavato nella scogliera. Chiuso da pesanti portelloni corazzati, sotto il regime comunista ospitava delle motosiluranti che avrebbero dovuto impedire uno sbarco delle forze NATO. Genti aggiunge che ai tempi era proibito percorrere questa strada proprio a causa di questa base militare.

Arriviamo dopo poco ad Himarë e prendiamo alloggio al b&b Vila Blu (che comunque su Google Maps ho trovato col nome di Vila Rapo 🤷🏻‍♂️). È stata una giornata pesante – l’afa ieri ed oggi ci ha tagliato le gambe ed anche qui il tasso d’umidità è altissimo – e quindi scatta il pomeriggio spiaggia + bagno 🏖️ Ceniamo al Ristorante Arxontiko e poi un po’ di movida serale con un drink al Lido Lounge (link qui)

18 luglio 2024

Grazie ad un contatto del nostro ospite di Vila Luna stamane si va in gommone lungo la costa tra Himarë e Dhërmi. Ci tuffiamo alla Marble Beach, una piccola grotta raggiungibile a nuoto con una seconda uscita laterale. Entriamo in un altra grotta molto alta con un paio di voragini sulla volta da cui si intravede il cielo. Per poi sbarcare sulla spiaggia della Pigeons Cave, dove passiamo un po’ di tempo tra bagno e relax.

Pomeriggio ancora più relax tra chi resta in spiaggia ad Himarë e chi schiaccia un pisolino. Per cena andiamo al Ristorante Lui Potam (link qui) per poi passare la serata al Privat Lounge, un cocktail bar sulla spiaggia.

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