11 agosto 2007

Lasciamo l’isola di Maui per raggiungere Kauai. La più settentrionale delle isole dell’arcipelago è una delle più selvagge, ricoperta com’è di una ampia distesa di foresta tropicale, tanto da essere soprannominata The Garden Island. Prendiamo una casa nel capoluogo, Lihu’e, e visto che buona parte della giornata se n’è andata per i voli aerei, decidiamo di farci un piccolo giro con le auto.



Raggiungiamo le Wailua Falls. Si tratta di una cascata doppia, immersa in un paesaggio bucolico. La leggenda narra che questa incantevole cascata fosse il luogo in cui i kane ali’i hawaiani (uomini nativi di stirpe reale), avrebbero messo alla prova la loro resistenza saltando da circa 80 piedi, nella piscina sottostante profonda solo 30 piedi. Il folklore dice anche che alcuni di questi temerari che hanno rischiato volentieri le loro vite per far valere il loro coraggio, non sono mai sopravvissuti alla caduta dalla scogliera.
12 agosto 2007

Prima tappa della giornata: il Waimea Canyon (link qui). Noto anche come il Gran Canyon del Pacifico, è lungo circa 16 km e profondo fino a 900 m.
Avete avuto una sensazione di deja vù con alcuni nomi finora?!? Questo perché la lingua hawaiana ha un pregio, si legge come si scrive. Ma ha anche un difetto. Sebbene abbia le nostre stesse vocali, utilizza meno consonanti. Il risultato è che i nomi alla fine si ripetono. Waimea per esempio è un toponimo che esiste in tutte le isole. Ad Oahu è una località sul mare, a Big Island è una cittadina in una zona desertica dell’interno, a Kauai è un enorme e spettacolare canyon. Quando nominate un posto nelle Hawaii, aggiungete sempre l’isola in cui si trova, così da evitare confusione.
La parola hawaiana waimea tradotta significa “colore rossastro“. Ed infatti il nome del canyon è dovuto ad una particolarità di questo stupendo monumento naturale, ovvero la colorazione rossastra delle sue pareti, che sono di chiara origine vulcanica.




Il Canyon è costeggiato da vari sentieri che permettono di inoltrarsi nel cuore dell’isola e nella giungla tropicale. Esistono molti sentieri di diversa difficoltà che si diramano all’interno del Waimea Canyon State Park.

Noi ci inoltriamo lungo il sentiero principale che man mano si discosta dal canyon per portarsi sulla sommità dei contrafforti da dove ammirare le verdi scogliere di una delle valli della Nā Pali Coast (link qui).



La Nā Pali è un tratto costiero di 24 km costituito da alte scogliere e valli strette che danno vita ad uno dei paesaggi più belli ed iconici di tutto l’arcipelago. Esplorare le sue valli via trekking richiede più giorni e la necessità di campeggiare. Ma la costa dà il meglio di se se vista in barca dal mare o da un elicottero. E nei nostri piani di domani ci sono entrambe le opzioni 🛥️🚁




Tornati alle auto ci spostiamo in spiaggia, nel Polihale State Park (link qui). Attraverso una strada sterrata si raggiunge la spettacolare Polihale Beach che, con i suoi 27 km di sabbia bianca, è di gran lunga il tratto di spiaggia più lungo dell’arcipelago delle Hawaii. E noi hic manebimus optime fino al tramonto 😎
13 agosto 2007




È ora di tornare sui luoghi di ieri, ma per vederli da angolazioni diverse. Iniziamo dall’alto, con un bel giro in elicottero. Decolliamo da Lihu’e e sorvoliamo prima il Waimea Canyon. Che impressione che fa vedere dall’alto la strada percorsa in auto solo il giorno prima sul lato dell’enorme canyon. Il tour aereo ci permette anche di vedere zone difficilmente accessibili, come le Manawaiopuna Falls, rese celeberrime dal film Jurassic Park.




Dopo aver superato il canyon sorvoliamo il mare per godere della vista della costa dall’alto. Ci sono foche a prendere il sole sulle spiagge isolate e profondi canyon in cui si intravedono cascatelle precipitare da altezze incredibili. Voliamo paralleli alla costa e… no! Virata ad angolo retto! Il mio stomaco prosegue tranquillamente nella vecchia direzione mentre noi entriamo in una della valli per ammirare da vicino le cascate fermi a mezz’aria 😅 Il pilota se la ride guardando le nostre facce 😬




Dopo il tour in elicottero ci spostiamo a Port Allen, dove dovremo imbarcarci nel pomeriggio. Ne approfittiamo per goderci mare e spiaggia. E non siamo i soli, visto che una foca monaca sta facendo lo stesso.




Nel pomeriggio ci godiamo il nostro tour in catamarano che ci permette di ammirare ancora la bellissima Nā Pali Coast.
14 agosto 2007

Oggi si esplora il lato nord di Kauai. La North Shore di Kauai è una costa suggestiva caratterizzata da montagne, campi coltivati a taro (un tubero simile alla patata), spiagge di sabbia bianca ed altissime scogliere.


Il Kilauea Lighthouse (link qui) è a sua volta uno dei luoghi più suggestivi della North Shore stessa. Il faro in se non è molto alto, misura infatti soltanto 16 metri, ma la visuale che offre dalla sua postazione è straordinaria, grazie alla vertiginosa scogliera a strapiombo sull’oceano. Fu acceso per la prima volta nel 1913 e contiene una lente di Fresnel formata da prismi di vetro di 8 tonnellate che amplificano la luce della lanterna a cherosene (sostituita nel 1970 da una luce elettrica), permettendo di illuminare il mare fino a 30 km di distanza. E se avete una forte sensazione di deja vù è solo perché lo avete visto nel il film Pearl Harbour del 2001 🎬


La riserva naturale in cui è inserito il faro è un santuario per uccelli come fregate ed albatros. Ma la costa si rivela anche ricca di splendide spiagge. In particolare Haena Beach, dove una vasta giungla tropicale incontra spiagge di sabbia bianca e acque turchesi.


Sulla via del ritorno ci fermiamo a Queen’s Bath, una piscina naturale circondata da una piattaforma di lava, con all’interno una miriade di pesci. Con l’alta marea pesci e tartarughe entrano nel cratere e vi restano bloccati durante la bassa marea. Ma bisogna prestare molta attenzione alle condizioni del mare. Queen’s Bath infatti può essere molto pericoloso. Noi abbiamo giocato con le onde all’imboccatura della piscina (vedete quel piccolo canyon sul lato del mare?) provando a resistere alla forza della marea e qualche taglietto e qualche contusione ce li siamo procurati 😬 Le onde in effetti anche col mare tranquillo sono forti. Ma in caso di un rafforzo del vento le onde possono diventare repentinamente violente ed improvvise.
15 agosto 2007



Ultimo giorno di viaggio. Il meteo è pessimo. Il ciclone, declassato a tempesta tropicale, di cui i notiziari parlavano da quando eravamo a Big Island ha infine raggiunto l’arcipelago. Finché il tempo regge bighelloniamo davanti un blowhole che ci spruzza d’acqua al ritmo delle onde dell’oceano. Ma dopo poco arriva la pioggia battente e ci dedichiamo all’esplorazione di un Wallmart 🤪 Il viaggio è finito e domani si riprendono gli aerei per tronare a casa.
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