1 Gennaio 2024

Stamane ha smesso di piovere (per poco) e ne approfittiamo per passeggiare lungo la spiaggia vicino Casadani. A metà mattinata raggiungiamo l’imbarcadero del traghetto a Baie St. Anne (link qui) e sotto la pioggia lasciamo Praslin per raggiungere La Digue (si pronuncia ladigh).





Un transfer ci recupera al porto e ci porta alla nostra nuova sistemazione: Villa Veuve Casadani Hotel – annex apartments (link qui). I nostri appartamenti sono pronti ed accoglienti ma le biciclette che avevamo prenotato non sono ancora disponibili. La Digue infatti è un’isola molto piccola e si gira tranquillamente in bicicletta.





Comunque sia torniamo nella zona del porto e pranziamo indiano al Tarosa Bar and Restaurant (link qui). Il meteo è nuvolo ma non ci facciamo scoraggiare e, dopo pranzo, a piedi raggiungiamo Anse Severe. È una spighetta carina, con acqua molto bassa prima di una barriera corallina che rende il mare molto calmo.





Non ci tratteniamo molto e proseguiamo verso Anse Patates. Più piccola, niente barriera e quindi con mare più agitato e belle rocce granitiche a fare da contorno si rivela un bel posto per passare il pomeriggio.





Per l’ipotetico tramonto (spoiler: col cielo coperto ovviamente non si vedeva nulla) siamo tornati ad Anse Severe dove ci sono anche un’altalena e dei baretti per goderselo. Comunque il primo gennaio è festivo e turisti o non turisti i baretti sono chiusi. Però l’altalena è libera 😇




Per cena ci fermiamo direttamente al Natural Bar Grill & Drinks (link qui), specializzato in barbecue di carne o pesce. Ovviamente noi optiamo per il pesce!
2 Gennaio 2024

Finalmente muniti di bici e con un sole che spacca le pietre a splendere in cielo decidiamo di andare verso quella che dovrebbe – e sarà – la più bella spiaggia di La Digue.




Prima biciclettata per raggiungere la spiaggia di Grande Anse. Una spettacolare larga spiaggia bianchissima, palme e rocce ad incorniciarla, onde alte e potenti a rendere entusiasmante il bagno (per chi non ha paura di giocare coi cavalloni ovviamente). Ah… pochissima ombra. Se ci andate accaparratevi subito la poca che trovate o portatevi qualcosa per crearvela. Il sole picchia!





Dopo esserci goduti un po’ Grande Anse decidiamo di proseguire. Indossiamo le scarpette da scoglio ed attraverso un sentiero che scavalca una collinetta rocciosa in una decina di minuti siamo a Petit Anse. Ma non ci fermiamo perché in nostro obiettivo è alla fine del sentiero. Dopo un saliscendi più ripido tra le rocce si apre davanti a noi la magnifica, la splendida Anse Cocos!!! (Si pronuncia ans cocò)





Frequentata da pochissimi turisti, acqua cristallina, una piscina naturale che si apre ad uno dei margini della spiaggia, baretto che offre succhi di frutta e cocktail, ristorantino con pesce freschissimo grigliato mentre voi vi godete gli ultimi bagni della mattinata. Pure un po’ d’ombra sotto le palme. Cosa volere di più?!? Nulla… e quindi passiamo qui tutta la giornata.
Visto che il tempo regge, per il tramonto ci spostiamo a Anse Source d’Argent. Ora io ve lo dico ma ovviamente è la mia opinione. Questa è una delle spiagge più belle e rinomate di La Digue e delle Seychelles. Ma vista dopo Anse Cocos…




Comunque qui sono state girate alcune scene di film come “Emanuelle”, “Robinson Crusoe – La storia vera”, “Cast Away” e molte pubblicità commerciali. Il posto è bello ma appunto un po’ troppo affollato e commerciale (sempre per i parametri delle Seychelles, dove l’ingresso dei turisti è contingentato e commerciale si limita ad un baretto più strutturato ed all’affitto di kayak). Il fascino di questa spiaggia è l’alternarsi di graniti, sabbia e palme che regalano scorci unici. Qui inoltre è possibile anche fare snorkeling direttamente dalla spiaggia, perché come già accennato alle Seychelles i coralli crescono direttamente sugli scogli.


Ceniamo al Reggae Bar (link qui), un bar/ristorante ispirato a Bob Marley e appunto al reggae. Evitate i posti troppo vicini alle casse della musica. Ho finito la cena che ero stonato.
3 Gennaio 2024

Oggi avremmo avuto una escursione in barca con snorkeling presso le isole di Petite Soeur, Grande Soeur e Felicitè. Ma il meteo volge al brutto e lo stesso skipper ci sconsiglia l’uscita. Ci disperdiamo a gruppetti per l’isola e con alcuni pedaliamo sulla strada a nord, superando Anse Patates per raggiungere la fine della strada ad Anse Fourmis. Il tempo sta per non reggere più e, tornando indietro, ci fermiamo al Chez Jules Restaurant (link qui) presso la vicina Anse Banana per gustare un succo di frutta o un the mentre fuori viene giù un diluvio. Abbiamo fatto bene a rinunciare alla barca.





Più tardi ci riuniamo col gruppo al Chez Marston Restaurant (link qui) per pranzo per poi passare il pomeriggio in spiaggia alla Anse Source d’Argent – sembra che per oggi abbia piovuto abbastanza anche se il sole non riesce a fare capolino. Per accedere alla spiaggia bisogna comprare per una decina d’euro circa il biglietto d’accesso alla Union Estate Farm (link qui), un’azienda agricola coloniale dove si possono ammirare tartarughe giganti, piantagioni di vaniglia e la Plantation House, uno dei più vecchi esempi di architettura coloniale delle Seychelles. Acquistato nel pomeriggio però il biglietto resta valido anche il giorno successivo.




Vista la giornata difficile andiamo a cena al locale più in dell’isola: il Fish Trap Restaurant & Bar (link qui).
4 Gennaio 2024

Il tempo regge e torniamo nuovamente all’Anse Source d’Argent per un’escursione sui kayak trasparenti della Crystal Water (link qui). Optiamo per il tour di un’ora così da poter ammirare dal mare la costa. Certo col cielo coperto perdiamo i fantastici colori dell’acqua, però comunque le rocce sotto cui siamo stati nei giorni precedenti assumono maggior interesse viste dal mare: abbiamo le rocce che si baciano, due enormi graniti che formano un coco de mer e tante altre conformazioni che la nostra paraidolia rende vivide.





Dopo il kayak, di nuovo in bici. Il cielo si sta aprendo e ce ne torniamo a Grande Anse. Pranziamo sparsi, io un piatto veloce al Loutier coco (link qui), un ristorantino alle spalle della spiaggia, e ci godiamo finalmente il sole nella nostra ultima giornata di mare.





Per il tramonto saliamo (anzi: ci facciamo portare con un transfer) al Belle Vue (link qui), un baretto/ristorante sulla cima dell’Eagle’s Nest Mountain, a 300 metri d’altezza. Le nuvole si sono riaddensate ma il panorama è spettacolare.



Per la sera siamo di nuovo al Reggae Bar che ci aveva promesso un barbecue. Ok… in realtà il pesce l’hanno cotto in cucina ed il barbecue serve solo a riscaldare le pietanze di contorno. Ma è comunque tutto buono ed abbondante.
5 Gennaio 2024
Piove a dirotto ma tanto noi dobbiamo prendere il traghetto per Praslin-Mahe. Si balla (per chi non è abituato al mare grosso) o è un viaggio noioso (per chi invece è abituato). A Victoria, la capitale dell’arcipelago, il meteo è più clemente – smette di piovere mentre sbarchiamo.





Andiamo a visitare il Sir Selwyn Selwin Clarke Market, un vivace mercato coperto risalente al 1840 dove sono venduti pesci, fiori, frutta e verdura locale. Neanche entriamo che restiamo basiti dal bancone del pesce su cui vagano indisturbati degli aironi (o comunque uccelli simili agli aironi). Come sempre diffidare dalle apparenze e chiedere spiegazioni a ciò che non si capisce ci aiuta ad allargare i nostri orizzonti. Gli uccelli non sono lì a beccare il pesce ma gli insetti che sennò vi si poggerebbero sempre sopra!!!





Pranziamo velocemente al News Cafe (link qui) per poi spostarci verso la zona della Clock Tower – un mini Big Ben argentato – e del National Museum of History. Dopodichè è ora di andare in aeroporto.
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