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2012

Garden Route

Nikon D90 e Nikkor 18-200

12 agosto 2012

Stamane visitiamo il parco costiero Tsitsikamma National Park – che in lingua khoisan vuol dire luogo con tanta acqua (link qui). Siamo sulla Garden Route ormai ed il paesaggio è radicalmente cambiato sia rispetto alle savane del nord, sia rispetto al deserto che abbiamo attraversato. Qui ormai le temperature sono decisamente invernali, il tempo è più variabile che bello e la vegetazione ricorda molto quella che ci aspetteremmo in Inghilterra.

Il mare oggi è in tempesta e l’attraversamento a piedi del ponte sospeso sullo Storms River è entusiasmante. Percorriamo qualche sentiero per dominare con la vista dall’alto la baia. In acqua c’è una spuma che non riusciamo ad identificare. Forse una qualche forma di inquinamento 🤷🏻‍♂️

Tornati alle auto ripartiamo e proseguiamo lungo la Garden Route fino a Mossel Bay.

13 agosto 2012

Tutte queste cittadine lungo la Garden Route sono rinomate mete estive del Sud Africa. Nonostante in inverno il grosso dei locali siano chiusi comunque trasmettono l’idea di quanto siano pieni di vita in estate.

Passiamo un po’ di tempo sul lungomare di Mossel Bay, dove rimiriamo le eleganti villette a schiera. Ci sono pescatori sugli scogli e surfer che cavalcano le onde.

Lasciamo la Graden Route per rimediare al fatto di aver visto sì i big five dei safari: leone, leopardo, bufalo, elefante e rinoceronte ma di esserci perso il ghepardo!!! Bene, qui vicino esiste il Cango Wildlife Ranch (link qui), uno dei più importanti centri mondiali di recupero per animali sequestrati a privati che li tenevano illegalmente in casa, oppure di animali in difficoltà che non possono essere reintrodotti in natura. Quindi, sebbene possa apparire come una sorta di zoo dove ammirare uccelli ed animali di grossa taglia (coccodrilli, tigri e leoni, ippopotami e ghepardi appunto) merita assolutamente una visita per poter contribuire, grazie al prezzo del biglietto, alla salvaguardia del ghepardo in Sud Africa.

Il ranch ospita anche una varietà di felini albini, una visione alquanto originale e disorientante. C’è una tigre mezza nascosta tra il fogliame che è veramente candida.

Tramite una passerella sospesa ci ritroviamo in alto sul recinto dei ghepardi. Che ci mettono un attimo a smettere di giocare e a guardarci negli occhi salendo sul ramo di un albero 😬

Per gli amanti delle foto finte con animali feroci è possibile (pagando) farsi immortalare con tigrotti o con ghepardi che stanno belli sdraiati come grandi peluche mentre voi li accarezzate. Il primo dei volontari del gruppo entra nella gabbia tutto sorridente ed il tigrotto albino manifesta notevole entusiasmo verso il nuovo compagno galoppando allegramente verso di lui 😱 Noi dall’alto (siamo sulla passerella sospesa) già inorridiamo quando di corsa il ranger getta al tigrotto un tronchetto di bambù per distrarlo e tutto finisce bene 😅

Lasciato il ranch ci dedichiamo alla viticoltura! Il Sud Africa è famoso per le sue vigne ed i suoi vini e quindi visitiamo la cantina della De Krans (link qui) una rinomata azienda risalente al 1890 dove possiamo degustare ottimi vini rossi e bianchi. Terminata la degustazione raggiungiamo Swellendam per dormire.

14 agosto 2012

In auto di buon ora ci spostiamo nel punto dove gli Oceani Indiano ed Atlantico si incontrano. E questo punto non è, come molti credono, Capo di Buona Speranza, ma Cape Agulhas.

C’è una targa a marcare il punto di incontro dei due mari e da lì risaliamo un sentiero che ci porta ad un faro su cui è possibile salire fino al livello della lanterna.

Poi di nuovo in auto per raggiungere Hermanus, dove le balene saltano!!! Hermanus è un posto dove dovete assolutamente andare! Una bella baia, rifugio naturale delle balene che qui si corteggiano saltando fuori dalle acque e si riproducono. Ci si siede su una panchina sulla scogliera e, come in un film, ecco una balena saltare! Ad un certo punto andiamo a mangiare in un pub ricavato nella scogliera. Siamo seduti ad un tavolino fronte mare con gli obiettivi già pronti e tra un morso ed un altro al panino scattiamo foto alle balene 🐋

Dormiamo qui in due enormi case estive a due piani. Sottolineo estive perchè non hanno riscaldamento e la notte fuori dalle coperte si gela 😅

15 agosto 2012

Oggi tocca a Capo di Buona Speranza. Raggiungiamo con l’auto la base dello sperone roccioso che da forma al Capo. Qualche foto di rito ed alcuni di noi (tra cui ovviamente io) decidono di salire sulla cima. Non che sia difficile: c’è un sentiero. Ma sono alcuni giorni che il meteo promette pioggia. Finora siamo stati fortunati e le nubi cariche d’acqua le abbiamo sempre viste all’orizzonte sul mare, senza che ci raggiungessero.

Finora ho detto… Siamo sulla cima dello sperone roccioso e all’improvviso il vento ci sbatte addosso la tempesta: acqua dardeggiata a mo’ di grandine, violente folate di vento. Una situazione veramente brutta! Noi sotto questo diluvio comunque riusciamo a scendere alla bene e meglio fino alle auto. Arriviamo fradici ma senza danni 😅 Il tempo di raggiungere il Two Oceans Restaurant (link qui) che c’è di nuovo il sole. Noi dell’escursione siamo bagnati come dei pulcini, ci cambiamo nei bagni e con gli altri festeggiamo sia l’essere sopravvissuti alla disavventura sia l’arrivo al Capo con ostriche e champagne! 🦪🍾

Dopo pranzo andiamo a Simon’s Town (mentre riprende a piovigginare) a vedere la colonia di pinguini: qui di fronte, oltre l’orizzonte c’è il Polo Sud!!! Sono tantissimi e fanno la spola tra il mare e la spiaggia.

Dopodiché si va’ a Città del Capo lungo la bella e sinuosa via che costeggia a strapiombo l’oceano. Dormiamo a Green Point, il quartiere dove è stato costruito lo stadio per i mondiali di calcio del 2010, molto vicino a V&A Waterfront, il porto turistico della città.

16 agosto 2012

Città del Capo è un mix di architettura coloniale britannica (i docks al porto, il palazzo del governatore, ecc) e di architettura moderna. Più qualche obbrobrio tipico delle città cresciute senza un occhio di riguardo alla loro storia.

Il centro, lungo Long Street, il Quartiere Malese, la zona del Waterfront sono posti tranquilli dove passeggiare per acquistare souvenir, dalla chincaglieria ad oggetti pregiati di produzione locale. Al di fuori dei quartieri segnalati come turistici (sulle mappe che prendete in albergo sono ben evidenziati) non è prudente andare. Come vi avevo accennato: le città sudafricane sono pericolose. Ricordate il prima ti sparano, poi ti rapinano?!? Nelle zone turistiche indicate nelle guide la presenza delle forze dell’ordine è visibile e massiccia. Non uscite da quelle zone.

Ma ovviamente noi dobbiamo farla una sciocchezza per rischiare di rovinarci la vacanza all’ultimo giorno. Quello che vedete nella foto sopra è il municipio, il Cape Town City Hall. È fuori dalla zona che la nostra mappa evidenzia come turistica ma è uno dei pochi edifici storici e corremmo vederlo. Siamo su Long Street, vediamo dalla cartina che è vicino e che possiamo raggiungerlo velocemente passando attraverso il Grand Parade Centre, un anonimo centro commerciale. Nel centro commerciale chiediamo ad una guardia privata di indicarci l’uscita sulla strada che ci interessa. Lui gentile ce la indica ma ci sconsiglia di andare in quella direzione. Noi però siamo confidenti che il City Hall è a cinquecento metri dal centro commerciale e poi, diamine! è il comune, vuoi che non sia un posto sicuro?!? Mentre ci allontaniamo lo vediamo parlare con un poliziotto. Ed il poliziotto inizia a seguirci all’esterno del centro commerciale. Noi arriviamo alla piazza e già alla prima occhiata intuiamo come non sia il caso di attardarsi ad ammirare l’edificio: siamo gli unici bianchi e tutti ci guardano! 😬 Scattiamo una foto mentre facciamo dietro-front e torniamo verso Long Street a passo sostenuto. Solo quando siamo quasi sulla via principale il poliziotto smette di seguirci… 👮🏼‍♂️

Di sera abbiamo prenotato in centro per la cena. Dato che la mattina da Green Point siamo andati a piedi a Long Street diamo per scontato di poterlo fare anche adesso. Errore. La ragazza della reception ci guarda e ci fa’: ma dove state andando? In centro a piedi? Non se ne parla proprio, vi chiamo dei taxi. E noi: ma stamane siamo andati a piedi. E lei: era giorno. Qui è tranquillo anche ora, ma di notte la zona tra Green Point ed il centro è pericolosa. Prendiamo i taxi 🤷🏻‍♂️

Comunque non spaventatevi. Le zone turistiche sono veramente tranquille e basta prendere un taxi per evitarsi problemi. E poi se becchi il taxi giusto vivi anche avventure interessanti 😎 Per esempio: a metà pomeriggio vogliamo rimirare la città da un colle consigliato sulla guida. È lontano e quindi chiamiamo un taxi. Arriva questo ragazzo di colore con un macinino mezzo divelto. Motore euro 0 o anche meno. Quattro posti liberi e noi in cinque. Nessun problema: uno davanti e quattro dietro ma… attenti a non farvi vedere dalla polizia 😬 In salita manca poco che scendiamo a spingere 😂

17 agosto 2012

Abbiamo l’aereo nel pomeriggio ma la mattina non ci facciamo mancare una gita sulla Table Mountain (link qui). La montagna è il parco cittadino intorno cui si è sviluppata Cape Town ed è caratterizzata da questo enorme altopiano a 1000 metri di altezza. E per salire c’è la teleferica.

Ci sono tre sentieri che vi permettono di godervi il panorama. E se volete un po’ di brivido in più, vi potete far imbracare e provare a scendere un breve pezzo delle ripide pareti della montagna.

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