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2019

Osaka

Nikon D750 con Nikkor 24-70 e Nikkor 70-200, iPhone X

1 Maggio 2019

Oggi inizia l’era Reiwa con l’ascesa dell’Imperatore Naruhito. Anche in questo caso una breve cerimonia avvenuta in mattinata per completare il simbolico passaggio delle insegne imperiali.

Si va sul monte Koya, una montagna sacra perchè qui Kobo Daishi ha scelto di costruire il proprio monastero e farne la sede del Buddismo Shingon (o “buddismo esoterico”).

Una lunga tratta su due treni ed una cremagliera per abbandonare le luci ed il frastuono della città ed immergersi in un ambiente mistico. Dalla stazione di Koyasan dobbiamo prendere un taxi per raggiungere il monastero Sekishoin (link qui), dove pernotteremo.

Sebbene sia il più lontano dalla stazione lo abbiamo preferito perché è il più vicino al Cimitero Okunoin (link qui), il più importante cimitero buddista del Giappone. Questo ci permette, nonostante i tempi stretti e la pioggia, di effettuare una prima visita al sito storico prima di sistemarci nei nostri alloggi. Il cimitero, che ospita più di duecentomila tombe e monumenti commemorativi, si estende per una lunghezza di oltre 2 km ed è immerso in una foresta di alte conifere

Nel villaggio di Koyasan ci sono vari monasteri-albergo che permettono una sistemazione simile al ryokan, con in più la possibilità di unirsi alle preghiere dei monaci. Il nostro monastero ha un onsen, un giardino giapponese (non sono ridondante, è proprio indicato come “japan garden”), una vasta sala per il pasto.

La cena è servita alle 17,30 e alle 17 tutte le attività commerciali del villaggio chiudono. Rammentandovi della esiguità delle porzioni del cibo, onde essere sicuri di saziarvi avete due possibilità. O come noi mangiare una tempura verso le 17 in uno dei ristorantini lungo la strada. Oppure comprare qualche biscotto o della frutta per integrare in serata il pasto.

Dopo cena torniamo a visitare il Cimitero Okunoin con calma. Percorriamo il sentiero che si snoda per i due chilometri di lunghezza del sito, attraverso la già citata foresta di alberi ad alto fusto e le circa duecentomila lapidi spesso ricoperte di muschio per finire al Mausoleo di Kobo Daishi, le cui pagode sono illuminate da centinaia di laterne. La magia ed il misticismo di questo posto è indescrivibile!

2 Maggio 2019

Alle 6,30 del mattino abbiamo l’occasione di partecipare alle preghiere dei monaci. La cerimonia è molto semplice ma ipnotica. I monaci sono seduti ai lati del monaco più anziano e ripetono ossessivamente le preghiere. Ogni tanto qualcuno di noi è chiamato a partecipare con un semplice rito di preghiera. E’ un’esperienza mistica che ci cattura. E nonostante il tentativo di qualche turista, no, la cerimonia non si può fotografare 😎

Visitiamo Koyasan – oltre al cimitero, dove ritorno, ci sono il Tempio Garan ed il Tempio di Kongobu-ji.

Nel pomeriggio di nuovo cremagliera e treni per Osaka. Ad Osaka prendiamo un paio di appartamenti vicino la stazione della metro di Ebisucho, nella zona commerciale di Shinsekai.

Caratterizzato dalla Tsutenkaku Tower il quartiere è sede della movida notturna al pari di quello di Dotombori Zaza. Inutile dire che facciamo la spola tra l’uno e l’altro 😎

3 Maggio 2019

Osaka è una città moderna la cui economia si basa sul suo grande porto. Normalmente è una città dove si pernotta la sera prima di prendere l’aereo per il ritorno. Noi invece abbiamo a disposizione una giornata piena per visitarla e la sfruttiamo. Andiamo al tempio Isshunji ed al tempio Shitenniji. Ma l’attrazione principale della città è il suo castello.

Il castello di Osaka per bellezza è secondo solo a quello di Himeji ma, rispetto a quest’ultimo, è circondato da un formidabile parco cittadino. Un parco aperto di giorno e di notte, sede di spettacoli e divertimenti.

Il castello occupa un posto importante nella storia del Giappone perchè porta con se un retaggio di sangue e morte. Il castello di Osaka fu infatti protagonista dell’ultima resistenza al potere dello shogun Tokugawa da parte del clan Hideyoshi. Fu con la sconfitta e lo sterminio di questi ultimi potenti signori feudali che Tokugawa riunificò il Giappone sotto il potere imperiale.

Dormiamo in un capsule hotel, quelle soluzioni abitative così particolari nate proprio qui ad Osaka. Quello dove andiamo, il Capsule Hotel Valie Ebisucho (link qui) è moderno e asettico. E’ suddiviso in piani, maschili e femminili. C’è un armadietto per le scarpe, uno per lo zaino, la capsula è alta e non da sensazione di soffocamento come temevo (aiuta anche una ventola che una volta attivata smuove l’aria). Ci sono docce e bagni comuni pulitissimi e all’arrivo si viene riforniti di asciugamani e kimono. Insomma per l’ultima sera del viaggio è un’esperienza interessante.

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